Importante decisione della Suprema Corte con conseguenze a cascate anche per chi volesse accedere alla procedure di sovraindebitamento ed in particolare al piano del consumatore. Il problema che si verifica spesso in caso di crisi di azienda, è quello di verificare se i fideiussori dell’azienda (società o in generale soggetto con finalità commerciali) sia automaticamente parificato ad un imprenditore. La giurisprudenza pressoché univoca propende per tale conclusione, con la precisazione che in ogni caso va visto il rapporto contrattuale per cui tale garanzia viene prestata. La sentenza in esame, intervenuta dopo che Corte di Giustizia Europea ha smentito tale interpretazione, afferma invece che non bisogna guardare al rapporto contrattuale, ma alla qualifica del soggetto che presta la fideiussione. In pratica se chi presta la garanzia è estraneo all’attività d’impresa, a questi si applica la disciplina del consumatore, con tutte le conseguenze del caso (nella fattispecie in esame con lo spostamento del foro territorialmente competente) non ultima la possibilità di chiedere l’accesso al piano del consumatore in caso di sovraindebitamento.

Cass. 742/2020 del 16/01/2020