Uno dei problemi maggiori che si incontra quando si presenta una domanda di concordato preventivo o di ristrutturazione dei debiti, è il fatto che l’Agenzia delle Entrate e gli enti previdenziali, difficilmente prendono posizione di fronte alla proposta del debitore, oppure danno parere negativo. Il motivo è semplice. Normalmente il funzionario di turno evita di prendere decisioni che potrebbero essere considerate svantaggiose per l’ente con il rischio di vedersi coinvolto in un giudizio di danno erariale. E’ molto più semplice e sicuro non esprimersi o dare un voto negativo. In questo modo spesso si crea però un duplice danno. Da una parte si rende impraticabile il concordato o l’accordo, visto che lo Stato è un creditore importate e le vari procedure richiedono una esplicita adesione, danneggiando l’impresa che vuole ristrutturarsi; dall’altro lato si danneggia lo stesso Ente, il quale potrebbe ricevere un utile che con il fallimento non vedrà quasi sicuramente.

Per cercare di dare una risposta a questo problema, il legislatore con la legge 159/2020 di conversione del dl 125/2020, ha emanato una norma che modifica tre articoli della legge fallimentare ed in particolare gli artt. 180, 182 bis e 182 ter. Il tribunale ora può omologare il concordato preventivo anche in mancanza di voto da parte dell’amministrazione finanziaria o degli enti previdenziali, qualora venga dimostrato che la proposta è più conveniente rispetto all’alternativa liquidatoria. Stesso discorso per l’art. 182 bis, gli accordi di ristrutturazione dei debiti, che possono essere omologati anche in mancanza di adesione da parte degli enti qualora il professionista incaricato attesti la convenienza rispetto alla liquidazione. L’art. 182 ter inoltre chiarisce che i crediti di natura chirografaria che possono essere stralciati sono anche quelli degradati per incapienza quando il professionista indipendente attesta la sussistenza della convenienza rispetto al fallimento.

Dal 04 dicembre (data di entrata in vigore della norma) sarà più facile sgravarsi dei debiti accumulati con il fisco.

Per approfondimenti:
https://www.italiaoggi.it/news/crisi-d-impresa-la-transazione-fiscale-senza-voto-e-legge-2496808#