Potrebbe sembrare strano, ma secondo il Tribunale di Matera si può chiedere la liquidazione del proprio patrimonio anche senza avere un patrimonio. Il principio infatti espresso nel decreto del Tribunale (che comunque non costituisce una novità) è così formulato: “Il debitore sovraindebitato può accedere alla procedura di liquidazione senza un patrimonio da liquidare, costituito da beni mobili o immobili, contando solo su un reddito rappresentato dal proprio stipendio. A sostegno dell’ammissibilità della procedura c’è il presupposto che l’attivo sia composto esclusivamente dai crediti futuri maturati durante lo svolgimento della professione dell’istante. L’art. 14 quater della legge n. 3 del 2012, prevede la possibilità su istanza del debitore e di un creditore, di conversione della procedura di composizione della crisi in quella di liquidazione e, certamente, piano e accordo possono prevedere la messa a disposizione dello stipendio e delle entrate di natura professionale”. In pratica si può liquidare anche un credito futuro, uno stipendio o una entrata derivante da una libera professione, trattenendo comunque quello che serve per vivere.

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