Prime pronunce anche nel diritto di famiglia collegate all’emergenza COVID-19 Nei giorni scorsi un padre ha fatto ricorso al Tribunale di Milano perché la ex moglie, che si era trasferita momentaneamente, impediva il diritto di visita, giustificando il proprio atteggiamento con il fatto che questi vivesse in un comune diverso e per evitare il pericolo di contagio, vista la situazione particolarmente allarmante della Lombardia. Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso affermando che “Nessuna chiusura di ambiti regionali può giustificare violazioni di provvedimenti di separazione o divorzio vigenti” . Del resto lo stesso Governo, nelle risposte alla domande frequenti, ha chiarito che “gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio”. E’ chiaro che in questa materia molto è lasciato al buon senso del genitore il quale, se sa di essere a rischio o per lo meno non totalmente tranquillo sulla propria situazione sanitaria, dovrebbe astenersi per il bene del figlio, rinunciando a posizioni puramente formalistiche.